Wide
ART BASED SPOTS

Per avviare il primo programma di residenze artistiche delle Industrie Fluviali, abbiamo iniziato a ragionare sulle Industrie Fluviali stesse. Sul legame fra i luoghi e le persone che li abitano, interrogandoci sul rapporto fra questi due attori.

Come poteva l’azione artistica trasformare incisivamente uno spazio che è trasformativo per natura, e come poteva lo spazio diventare più di un semplice contenitore per le artiste e gli artisti che avrebbe ospitato?

PROGRAMMA
LA TUA VISITA

Via del Porto Fluviale 35
00154 – Roma – Ostiense

dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 19.00

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Geometric Bang

Lo street-artist lodigiano e le sue grandi composizioni geometriche approdano sul RoofTop delle Industrie Fluviali.

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Alleg

Nel verde del RoofGarden, accanto ai rampicanti della Serra Empirica, arriva l’arte di Alleg.

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Carla Rak

Per un’artista che lavora specialmente coi tessili, l’ex Lavatoio Lanario dove sorgono le Industrie Fluviali è il laboratorio ideale.

Geometric Bang

THE GIANTS / 2022

Quattro gigantesche figure dominano la terrazza delle Industrie Fluviali che affaccia sul Grande Gazometro di Ostiense: si tratta di The Giants, l’opera che lo street artist Geometric Bang ha realizzato nell’ambito di WIDE – art based spots.

L’artista ha più volte dimostrato di essere all’altezza del proprio streetname, sfoggiando una particolare padronanza dello spazio geometrico e delle forme bidimensionali. I suoi lavori sono caratterizzati da elementi grafici poligonali che col tempo si sono progressivamente stilizzati, fino a ricordare i ritagli colorati di un collage infantile.

In The Giants questa evoluzione è particolarmente evidente: un’immensa raccolta di figure piane che, accostate le une alle altre con incastri perfetti, danno vita a un teatro coloratissimo.

Uno accanto all’altro, questi quattro personaggi dai volti enormi fatti di rettangoli e cerchi possono, sfruttando in parte meccanismi pareidolitici, rimandare di volta in volta a un immaginario diverso: maschere ashanti e gurunsi, giocattoli in latta, costumi della commedia dell’arte italiana, parate carnevalesche. Tutto converge in un’unica direzione, che è poi quella di WIDE: provare a identificare il volto di una comunità composita, dove convogliano esperienze diverse, provenienze diverse, linguaggi diversi.

Le creature che popolano The Giants non sono quattro espressioni di quattro differenti personalità, ma quattro sintesi di tantissime personalità differenti. Così tante e così differenti che serviva un manipolo di giganti e gigantesse per contenerle tutte.

Alleg

TESTE DI RAPA / 2022

La genesi di Teste di Rapa ricorda l’opera stessa: il frutto di un’intelligenza collettiva che l’artista abruzzese Alleg ha raccolto, sintetizzato e infine espanso in una dimensione immaginifica.

Lo spunto per l’opera nasce dal contesto: quello dello spazio ibrido delle Industrie Fluviali, quello della Serra Empirica le cui piante rare si arrampicano ai margini dell’opera, e quello di un territorio fortemente urbanizzato che per guardare al futuro deve prima guardarsi negli occhi, comunicando con gli altri membri della comunità.

“Consideriamo testa di rapa un insulto e cuore d’oro un complimento. Dovrebbe essere il contrario: le
piante sono vive, contribuiscono a ogni ecosistema, hanno un’intelligenza modulare e diffusa. L’oro è inanimato, freddo, duro”.

Ed ecco che le Teste di Alleg si guardano e si parlano, strette una all’altra. È per via di questa convivenza che da esse germinano le piante più diverse, ibride anche loro: zucche, palme, cactus. Dalla sede di un’intelligenza individuale, attraverso un percorso collettivo, nasce così un’intelligenza collettiva.

Ma queste chimere metà umane e metà vegetali sono anche la rappresentazione di una trasformazione. Una metamorfosi che riconduce alla possibilità di superare l’arroganza antropocentrica e i suoi egoismi per avviare una trasformazione dell’habitat urbano guardando agli esempi che la natura ci offre. Un futuro a cui non smettere di guardare.
Forse, allora, Teste di Rapa sarà per tutti un complimento.

Carla Rak

STORIE DI SPAZI / 2022

Con Storie di Spazi Carla Rak ha compiuto un viaggio a ritroso alla ricerca delle trame che uniscono le persone attraverso il tempo. Trame che, in questo caso, si tessono attorno ai luoghi.

Sono i luoghi, infatti, la carica generativa di quest’opera, concepita come site-specific per uno spazio – le Industrie Fluviali – che un secolo fa prendeva vita con la funzione di lavatoio lanario nella nascente Roma industriale.

Il filo che collega i luoghi di oggi a quelli di allora è dunque un filo di lana. Quella lavorata fino agli anni ‘70 dalle operaie del lavatoio lanario, e quella di Storie di Spazi, taftata e ricamata a mano.

Ma questo evidente legame rimanda ad un altro, più ampio. Quella comunione di saperi ancestrali che unisce la Mesopotamia alle Ande, l’Europa al Tibet. Come ricorda Rak, “il senso di presentare questo lavoro risiede nella sua stessa presenza di manufatto, che dal punto di vista di tecniche e materiali mette insieme storie, culture e continenti diversi, in una contaminazione e cooperazione di senso che vuole unire territoriale e globale”.

Una considerazione che mette in luce un ulteriore legame. Quello suggerito dalle forme che compongono l’opera, “una veduta aerea, che sorvola territori di grandezze e colore diversi”. Una composizione di elementi che si incastrano armoniosamente in un unicum, cogliendo così la vocazione presente di questi luoghi: quella di unire le persone e mettere a confronto le idee. Ecco un‘altra storia di spazi.

Ideato e realizzato da

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A cura di

Industrie Fluviali

Con il supporto di

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In partnership con

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Il progetto, promosso da Roma CapitaleAssessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Eventi

Durante le 3 residenze artistiche, WIDE ha proposto una serie di eventi imperdibili: WIDE Open – gli open days per assistere e interagire durante la realizzazione delle opere e SunSet – 4 serate per celebrare la realizzazione di ogni opera, con dj-set e laboratori, fino a una grande festa finale.

GEOMETRIC BANG
Wide Open

14.7.2022

Vernissage

19.7.2022

ALLEG
Wide Open

25.7.2022

Vernissage

29.7.2022

CARLA RAK
Wide Open

15.9.2022

Vernissage

22.9.2022