In qualità di geologo nonché di fotografo, Alessio Romeo ha partecipato a numerose spedizione esplorative, documentandole con fotografie mozzafiato. I suoi scatti sono racconti eloquenti che sembrano provenire dalla voce stessa del nostro pianeta, ma custodiscono anche le incredibili storie delle difficoltà e delle sfide che simili esplorazioni comportano.
Outervisions: Kyrghizistan è uno dei racconti di queste esplorazioni, scritti dallo stesso Alessio Romeo per Biosfera. Scatto per scatto.

Le gallerie nascoste del ghiacciaio Inylchek
Questa foto l’ho scattata il primo giorno di ricognizione durante l’ultima spedizione a cui ho preso parte nell’ottobre del 2019. Quello che vedete è un grande portale, scavato da un fiume nel ghiaccio nero del ghiacciaio Inylchek. Questo gigante di ghiaccio è situato sulla catena del Thien Shan Centrale, in Kirghizistan. Coi suoi 60 km di sviluppo è fra i più lunghi al mondo.
In questo luogo si sviluppa un fenomeno naturale che, per la sua eccezionalità, stimola la fantasia e la curiosità di ricercatori ed esploratori da oltre 100 anni, poiché potrebbe apportare informazioni utili a chiarire il complesso meccanismo dell’idrologia glaciale.
Infatti il lago Merzbacher, scoperto nel 1903, si forma ogni anno a una distanza di 15 km a monte rispetto alla fronte del ghiacciaio. E a fine estate, puntualmente, si svuota in meno di una settimana. Milioni di metri cubi di acqua passano così sotto al ghiaccio per circa 15 km, prima di fuoriuscire dalla fronte e scendere verso valle con portate che raggiungono anche i 1.000 metri cubi al secondo.
La galleria che vedete nella foto si trova alla fine del ghiacciaio, a circa 14 km dal lago, e rende bene l’idea delle dimensioni del fiume che nell’agosto del 2019, esattamente a partire dal giorno 19, si è riversato verso valle.
È una galleria che non prosegue per molto, ma dopo averla individuata ci restano molti giorni per trovare di meglio. Dieci giorni di esplorazione geografica e speleologica. Oltre 100 km a piedi su un terreno difficile, fatto di pietraie e ghiaccio e segnato da un freddo onnipresente. La temperatura non è mai salita sopra lo zero. Il Campo Base, posto sul versante Nord della montagna a 3.500 m sul livello del mare, non vedeva mai il Sole. Le nostre serate si concludevano poco dopo cena, in tenda, chiusi nel sacco a pelo per evitare di congelare nella notte a -15/-20 °C.
Al termine dell’esplorazione, non abbiamo realizzato il nostro sogno di percorrere le gallerie sub-glaciali e scoprire i segreti idrologici del ghiacciaio Inylchek e del suo lago. Ma ne siamo usciti ancor più motivati a tentare in un altro periodo, magari poco dopo l’evento di svuotamento, e ci siamo dati appuntamento con tutto il team internazionale per il 2021.
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Collabora con l’Associazione La Venta - Esplorazioni Geografiche e con associazioni internazionali con cui realizza spedizioni esplorative. Ha creato, col geologo premio Rolex Francesco Sauro, “Inside the Glaciers”, progetto che unisce esplorazione nei ghiacciai e studi scientifici. Le sue foto sono state pubblicate da riviste nazionali ed internazionali fra cui National Geographic.
Dal 2013 è parte del team di ESA-CAVES e PANGAEA, un corso di addestramento per astronauti di tutte le agenzie del mondo che si svolge prevalentemente in grotta.