Gli Appunti dalle Città in Piena sono il contributo di Anna Scirè alle serate di Metronauti, il radio live show di Valerio Mirabella e delle Industrie Fluviali. Brani che setacciano in verticale quel gigantesco organismo vivente che chiamiamo città traendo ispirazione dagli ospiti che, di volta in volta, si alternano ai microfoni di Metronauti.
Li pubblichiamo su Biosfera, ma si possono anche ascoltare dal vivo sulla terrazza delle Industrie Fluviali e in podcast su Spreaker.
Ascolta “METRONAUTI #1 – Ospiti The Fooders (04/06/21)” su Spreaker.bentrovata Ostiense,
bentrovati noi – noi.
Industrie Fluviali,
primaverili,
prima serata coi Metronauti,
esploratori urbani,
navigatori degli iperurani,
artisti, curiosi, inventori,
camminatori rapidi,
popolo
delle metropoli
La stagione di Metronauti si è aperta con The Fooders. Si è parlato di Giappone, pollo fritto, hip-hop e molto altro.
Quelli che seguono sono gli Appunti dalla Città in Piena coi quali sono stati accolti.
Metro, utero,
metro, nautico,
métron, cronos,
corazon, carillon,
vagano,
girano,
girano le voci,
girano le storie,
memorie, sottosuolo
scale
che vanno fino ai tetti,
eccoci,
bentrovata gente,
Appunti
dalle Città in Piena,
bentrovata Ostiense,
bentrovati noi – noi.
Industrie fluviali,
primaverili,
prima serata coi Metronauti,
esploratori urbani,
navigatori degli iperurani,
artisti, curiosi, inventori,
camminatori rapidi,
popolo
delle metropoli,
nugolo
di binocoli verso il futuro,
teorici
delle correnti,
euforici
nelle derive,
viaggiatori
del ritrovarsi,
dell’inventare,
dell’errare,
esplorare l’errare,
ed esplorare l’errore.
Modus navigandi: ondeggiare,
perché ballare
humanum
est.
Est, Ovest, Nord e Sud,
quattro ingredienti,
stereo-naviganti,
e ce ne andiamo in giro a sentire canzoni,
e contaminazioni.
I metronauti
hanno buone gambe e sesto senso,
perché hanno idee che corrono nel nuovo, e nel dissenso,
perché la meta-polis
è metro di misura,
di un’accordatura,
interna,
a un brano che ancora non esiste,
ma il piede batte già sul pavimento,
i piedi, le gambe,
sacro assembramento.
I nostri metronauti
ballano un pezzo che ancora non esiste,
fianchi rotanti,
adorate piste.
Metro, nume,
metro, fiume,
maschere,
cronache,
cronache a-storiche nelle città in piena,
e noi torniamo in scena,
col fuoco nella mente,
bentrovata gente,
bentrovati noi – noi:
uno affluente dell’altro,
il fiume più bello del mondo,
a vida é a arte do encontro.
Fra musica e tavola,
dischi e piatti,
business e favola,
chicchi e mazzi.
O meglio, Mazzo,
perché si è trattato di un tavolo solo,
un tavolo unico,
messo in comune, ovvero, comunico,
cosciente e radicato, ovvero biodinamico.
Un’idea geniale,
haute cuisine amicale,
un ristorante inedito con un’unica tavola e dieci convitati presenti,
ecco cos’è stato
Mazzo di The Fooders,
un gruppo di clienti
casuali,
che diventano, per un giorno, commensali.
Ma i metronauti non si fermano mai,
come quelle città in piena che non dormono mai
e tu non dormi al solo pensarle,
ché vorresti viaggiarle, scoprirle, andar nei sotterranei, salire sopra i tetti, e poi da Est a Sud a Ovest a Nord,
e perché in piena, inondare,
perché in vena, invadere.
Invaders, Mazzo Invaders,
quando The Fooders spiega le vele,
porta l’alta cucina nostrana in un tour mondiale,
idea radicale
di migrazioni erranti,
fresche
perché i sapori viaggiano,
i vermicelli volano,
le cicorie corrono,
il tavolo si allarga, si espande,
si coniuga nel nuovo, nel grande.
E nel futuro ci sono nuove gambe per camminare ancora,
gambe rapide nel qui e ora,
nella cultura urbana,
saggezza artigiana,
d’amore
di strada,
profonda nei quartieri,
il futuro è ciò che eri,
nel preparato a mano,
nel forno di un amico,
nel lavorato fresco,
nel – finalmente – esco.
Gambe, portatemi a spasso.
Portatemi a ballare un alfabeto aerobico.
Datemi un pitch e datemi un tempo.
Datemi drift e datemi scampo.
Vogliamo una deriva
medicinale,
vogliamo una corrente ascensionale
battito, utero,
ibrido, libero.
Zig Zag zombies, Zoom in to the zenit, take it, find it, shake it, get it.
Blackalicious, babelicious, deli-delicious,
delirio sarebbe non essere qua,
nel cuore pulsante della città,
Metronauti alle Industrie Fluviali,
Storie e musica fra i tetti,
e qui è tutto
dalle città in piena,
tramonto condiviso,
ode all’impreciso,
sul punto più alto,
fluiamo nel fluire,
la si trova solo insieme
l’alba dentro l’imbrunire.
—Anna Scirè
Direttore artistico del Rome Psych Fest, fondatore della webradio The Roost e del Folk Fest, ideatore e conduttore di That’s All Folks: Valerio Mirabella è un narratore di musica, capace di dare voce a retroscena, percorsi, dettagli e grandezze di chi vive di musica o per la musica. Partito dal Cafè Fandango, il suo live show radiofonico è stato trasmesso da club piccoli e grandi con la vocazione per la musica dal vivo: Angelo Mai, Circolo degli Artisti, Ausgang, Lanificio 159, 2N, Grandma Bistrot, 2Periodico Café.
Metronauti è la sua ultima creatura.