52 settimane, 52 playlists, 52 anni di musica.
Da gennaio a dicembre, ogni mercoledì presenteremo un anno di musica in 10 brani. Dal 1970 al 2021.
Solo 10 brani: immagina quante canzoni memorabili rimangono escluse. E allora segui Industrie Fluviali su Instagram per contribuire ogni settimana coi tuoi suggerimenti e far crescere le nostre playlist: sarà la colonna sonora delle Industrie Fluviali per tutto il 2021! Fai felici i nostri Rivers con una dieta musicale varia e bilanciata.
Questa settimana per 52 playlists: 10 canzoni del 1971.
52 playlists: 1971
A proposito delle canzoni di questa playlist
La copertina di Sticky Fingers, l’album che contiene Brown Sugar, è di Andy Warhol. Secondo VH1, si tratta della più bella di sempre.
Esistono versioni di Life On Mars in molte lingue. Alain Kan ne ha eseguita una versione in francese (La vie en Mars), Hector in finlandese, Frida in svedese (Liv på Mars) e Seu Jorge in portoghese.
Ian Anderson ebbe l’idea di Aqualung dopo aver visto un clochard in una foto scattata da sua moglie a Londra.
Le prime copie del singolo Un Giudice riportavano la scritta: “Dietro ogni giudice c’è un nano“.
In Maggot Brain, per ottenere da Eddie Hazel quello che sarebbe diventato uno degli assoli di chitarra più famosi di sempre, si dice che George Clinton abbia detto al chitarrista: “Suona la prima parte come se avessi appena scoperto che tua madre è morta, la seconda come se fosse ancora viva”.
Nel frattempo, nel 1971…
Questo è l’anno dell’indipendenza del Bangladesh dal Pakistan, del Premio Nobel a Pablo Neruda, dell’avvio della cosiddetta diplomazia del ping-pong. dell’apertura del primo Hard Rock Cafè, della morte di Jim Morrison. È l’anno della produzione di Intel 4004, il primo microprocessore commerciale. In Italia, viene introdotta l’IVA e i Pink Floyd realizzano Live at Pompei.
< 1970 – 1972 >
Dai un’occhiata a tutte le playlist.
Eva Pinter è una compilatrice di graduatorie, una sequenziatrice di eventi.
Non è una critica musicale, né una musicista professionista, né una book agent, né una venditrice di pianoforti. Eva Pinter non è il nome di un negozio di dischi.
Ama il suono del gesso sulla lavagna, la minestra troppo salata e avere le scarpe bagnate.
Scrive e assembla 52 Playlists in esclusiva per Biosfera, il blog delle Industrie Fluviali. Probabilmente a tempo pieno.