Metronauti e Vinili - Roma Vinyl Village

Vinili dalle Città in Piena

Gli Appunti dalle Città in Piena sono il contributo di Anna Scirè alle serate di Metronauti, il radio live show di Valerio Mirabella e delle Industrie Fluviali. Brani che setacciano in verticale quel gigantesco organismo vivente che chiamiamo città traendo ispirazione dagli ospiti che, di volta in volta, si alternano ai microfoni di Metronauti.
Li pubblichiamo su Biosfera, ma si possono anche ascoltare dal vivo sulla terrazza delle Industrie Fluviali e in podcast su Spreaker.


A noi – scusate, ma a noi piace il vinile.

Anna Scirè
Ascolta “METRONAUTI #4” su Spreaker.

I Metronauti del 25 giugno sono stati Emanuele Betto e Francesco Bonaccorso. Collezionisti e rivenditori di dischi, in particolare dischi in vinile. Hanno portato preziose rarità e dischi introvabili che hanno fatto suonare sui Technics e venduto al pubblico di Metronauti. E poi hanno parlato con Valerio Mirabella di giradischi portatili, musica da “library”, collezionismo, passione. Anche Anna Sciré ha dedicato ai vinili i suoi Appunti dalla Città in Piena.


A qualcuno piace rapido. Some like it fast. Ma a noi no

A qualcuno piace tiepido, efficiente e rigido, inodore e asettico, ma a noi no

A qualcuno piace comodo, freddo ed economico, sterile ed anemico, lineare e sistematico, ma, no – a noi no.

Ecco, il fatto è che some like it hot, a noi piace caldo, lento, attesa e fomento, rito e sentimento, difficile, prezioso, persino faticoso, fragile, ingombrante, rotondo, rotante, ribelle, rombante.

A qualcuno piace minimal, secco, sicuro, statico, ma a noi, scusate: a noi piace metronautico

Quarto venerdì coi Metronauti, vi diamo il benvenuto a Storie e Musica fra i tetti, Appunti dalle Città in Piena. Industrie Fluviali, robe un po’ speciali. 

Eh sì, a qualcuno piace logico, 
mini e tecnologico, 
efficiente, produttivo, 
pulito e digitale, 
ma a noi – scusate, a noi piace il vinile.

Vita, stammi aderente,
scavami dei solchi nel cuore e nella mente.
E trattami come un vinile:
esercita ancora quell’arte sottile 
di incidere in ampiezza e in profondità 
e ogni solco è groove, sound, sonorità
esercita ancora quell’arte sottile 
di incedere con calma, dal fuori al dentro, dal mondo verso il centro,
quell’arte sottile
di accedere a un mondo di ricordi, forse pure infantile
di cedere al rituale, lento e ribelle,
di fare l’inverso di ciò che avviene altrove
prendersi il tempo, sentire sulla pelle, 
scartare con lentezza 
copertine quasi nuove. 

Vita, stammi vicina
toccami con garbo, come una puntina!
E percorrimi come un vinile:
su una spirale astratta,
ondulata e piatta,
con le dita morbide,
con estremo tatto,
appoggia su di me l’ago un po’ drammatico
del tempo che scorre
e che mi percorre
mentre io e i miei solchi
suoniamo.
Insieme al fruscìo, s’intende. 

Vita, stammi a sentire,
ci sono mille cose qui che devo dire,
la spirale di un disco è come un labirinto
uno di quelli antichi, senza biforcazioni,
un sentiero obbligato, e la sfida non è imboccare la via giusta, 
perché la strada è unica, 
cammini e senti musica, 
la sfida vera è il fatto stesso dell’andare
avanti,
dal bordo delle cose verso il centro…

Vita, sii gentile,
e trattami come un vinile: 
vienimi a trovare quando sarò in un angolo,
invecchiato e impolverato,
a intasare i garage, lo scantinato
quando tutti penseranno che non sono buono a niente,
sii geniale e clemente
vienimi a prendere e riportami su, di nuovo in casa, portami persino sulle vette, dalle cantine ai tetti, portami in giro e fammi girare ancora, attorno all’asse centrale della nostra storia, 
ché non sappiamo bene perché,
ma tutto ritorna, tornano i solchi dei vinili come sogno e resistenza di chi la musica la preferisce con i rumori di fondo, come l’esistenza, 
tornano i solchi degli aratri come sogno e resistenza di quei giovani che oggi raccolgono radici e semenza, 
tornano le mode, tornano le bici, 
i germogli nascono sulle radici, 
tornano le shopper di tela, i monopattini, 
e ci si trova a spulciare tra le cassette di vinili, 
da comprare in quantità, a volte pure a chili, 
e di colpo ci si trova a familiarizzare con parole come gatefold, Mint, 
sealed, near mint, reissue, sleeve e inner sleeve, lato a e lato b delle cose. 

Ed è come se quel piccolo sforzo di prendere un disco tra le mani, schiuderne la copertina, tirarne fuori il disco vero e proprio, con accortezza poggiarlo sul piatto e farlo partire, quel lieve incarico che assumiamo quando suoniamo un vinile, è come se conferisse un valore aggiunto, un’importanza rituale, al gesto ultimo dell’ascoltare. E che si tratti di un oggetto ingombrante, lento e inefficiente, paradossale nell’era della produttività imperante, ecco, ci fa pure una certa simpatia. Riscatto della poesia! Riscatto della lentezza, proibito amore per gli inconvenienti! Lasciateci sbagliare, fateci essere irruenti! Lasciateci salire su un tappeto volante, rotondo e galleggiante, grande proprio il giusto per le due mani aperte, solchi su solchi, isole deserte, le scie sul vinile, la linea della vita, la cartomante predica e la musica scolpita, che scalpita, che invita, la stanza si riempie, l’estate è già fiorita, il cerchio dei vivi, il ciclo, il solstizio, e lasciateci il vizio, di viaggiare nel tempo, d’incantarci nel gesto, nel solco e nel campo. Benvenuta Mezza Estate, restate a lungo, se potete. Fuochi, danze, raccolte di fiori, acque che curano tutti i malanni, iperico e baci, e le notti brevissime di San Giovanni. 

È tutto dagli Appunti dalle Città in Piena, parola ai Metronauti. 
Le Industrie, che stile, 
e a noi – scusate, ma a noi piace il vinile.

—Anna Scirè

Autore

Direttore artistico del Rome Psych Fest, fondatore della webradio The Roost e del Folk Fest, ideatore e conduttore di That’s All Folks: Valerio Mirabella è un narratore di musica, capace di dare voce a retroscena, percorsi, dettagli e grandezze di chi vive di musica o per la musica. Partito dal Cafè Fandango, il suo live show radiofonico è stato trasmesso da club piccoli e grandi con la vocazione per la musica dal vivo: Angelo Mai, Circolo degli Artisti, Ausgang, Lanificio 159, 2N, Grandma Bistrot, 2Periodico Café.
Metronauti è la sua ultima creatura.