25 persone hanno partecipato al primo incontro, il gruppo presenta caratteristiche eterogenee: equa divisione di genere, partecipanti di età compresa fra i 21 e i 75 anni, una bambina e addirittura un cane!
Abbiamo voluto portare le Industrie Fluviali in una dimensione di autocoscienza attraverso cui eviscerare un’identità che non si limita all’edificio, e nemmeno a ciò che accade al suo interno, ma che si compone delle spinte che ne hanno determinato la nascita e ne caratterizzano l’essenza.
Con Storie di Spazi Carla Rak ha compiuto un viaggio a ritroso alla ricerca delle trame che uniscono le persone attraverso il tempo. Trame che, in questo caso, si tessono attorno ai luoghi.
Le Teste di Rapa di Alleg si guardano e si parlano, strette una all’altra. È per via di questa convivenza che da esse germinano le piante più diverse, ibride anche loro: zucche rampicanti, palme, cactus.
Quattro gigantesche figure dominano la terrazza delle Industrie Fluviali: si tratta di The Giants, l’opera che lo street artist Geometric Bang ha realizzato nell’ambito di WIDE.
Nei dedali non si può comunicare col mondo esterno come siamo abituati a fare. Nei dedali non ci si può muovere liberamente e andare dove vogliamo. Nei dedali non si vede l’uscita, né si sentono suggerimenti per trovare la strada.