Mésa e Whitemary - Feste dalle Città in Piena

Feste dalle Città in Piena

Gli Appunti dalle Città in Piena sono il contributo di Anna Scirè alle serate di Metronauti, il radio live show di Valerio Mirabella e delle Industrie Fluviali. Brani che setacciano in verticale quel gigantesco organismo vivente che chiamiamo città traendo ispirazione dagli ospiti che, di volta in volta, si alternano ai microfoni di Metronauti.
Li pubblichiamo su Biosfera, ma si possono anche ascoltare dal vivo alle Industrie Fluviali e in podcast su Spreaker.


La sigaretta mi fuma
la statua mi implora
Il futuro mi pensa
la giungla
mi gironzola


Il 17 dicembre, Mèsa e Whitemary si sono aggiunte alla lunga lista di artiste che hanno calcato il palco di Metronauti alle Industrie Fluviali quest’anno: da Costanza Alegiani a Maria Violenza, da Sarah Jane Ceccarelli a IRuna, da Francesca Ferri a Karima DueG fino a Karla Massiell Merencio Castellanos e Claudia Portuondo.
È stata l’occasione per due performance in solo molto diverse e ugualmente coinvolgenti, ma anche per tirare le somme dell’anno che sta per concludersi, con gli Appunti dalle Città in Piena di Anna Scirè.


Feste dalle Città in Piena

Io metro
tu nauti
ella cauta
d’inverno la pelle
diventa più calda.
Silence is sexy
ti dirò ti dirò
i veri noi stessi
andranno incontro all’inverno con le mani piene di foreste
troveranno la strada al buio
nelle ore nere e peste
nelle notti di millemila minuti
sapranno succhiare la resina senza guardare
sapranno leggere la musica senza esitare
esploratori santi e pazzi fino al centro della terra
per attizzare il fuoco
ed estinguere la guerra
nel buio nel buio
nel regno della Crona
archetipo che tuona
mentre shhh
quando shhh
apri shhh
senti sh
silence
is sexy

Stai bene?
Dicembre vola,
volevamo fare un bilancio con calma
di quest’anno sgangherato
ma ho un galoppo in gola
mi cavalca nel corpo, in testa
una voglia di festa
di ritrovarsi stretti, allegri, brillini
ma il buio, secondo te, ha paura dei bambini?
Beat! Bums! Riff! Drums!

L’albero mi guarda
Il pandoro mi divora
La sigaretta mi fuma
la statua mi implora
Il futuro mi pensa
la giungla
mi gironzola
palmito dulce
amanita interplanetaria
Ahh Natale, che festa temeraria
abbracciarsi forte
stringere le dita intorno a un nastro
ballare brindare
vedere le renne volare
nelle notti di dicembre gli sciamani siberiani
si vestivano di rosso
in onore della amanita muscaria
e andavano in giro con un grande sacco
a distribuire il fungo
alle loro genti,
perché gli sciamani
erano sapienti.

Noi dai, stiamo bene
abbiam messo le lucine
e vorremmo abbandonare per sempre
questa gerarchia tra le fasi dell’anno
il bullismo stagionale
antagonismo molesto tra solleone e temporale
lo sappiamo che vi aggrada di più starvene al mare
ma basta con le competizioni
lasciamo l’inverno in pace
lasciamolo piovere, se gli piace
approfittiamo per starcene in silenzio
silence is sexy, per davvero
approfittiamo di questo buio nero
per guardarci negli occhi senza dire niente
smetterla di litigare
smetterla di prendere tutto sul personale
smetterla di avere un’opinione di ferro
che preferisce arrugginirsi e farsi male
piuttosto che chiedersi, interrogare
fluire con El Silencio
como un rio
come un tranquillissimo Dio
come il crepitio
del fuoco
del tempo
del fischio d’inizio e del boato finale
caro Babbo Natale
sanala questa croce
e dacci per favore il tempo di fare pace.

In ogni inverno
ci sono tutti gli inverni del tempo
il buio ci riposa
ci consola, mette in pausa
senza l’inverno saremmo un deserto
e questo è poco, ma è certo.
Stai bene?
Ce l’hai una visione d’insieme?

Un vestito bianco e sette onde da saltare nel mare di Rio,
una moneta nascosta nell’impasto del pane
108 rintocchi di campane
portare i cocci di fronte all’uscio di un amico
dodici acini d’uva da mangiare allo scoccare
e io ti benedico
saltare giù dalla sedia appena si fa gennaio
lenticchie, anche solo un cucchiaio
mutande rosse,
lavatrici che volano giù dalle finestre,
fagioli, semi e mille tipi di minestre
bussare sui muri di casa con una pagnotta
posare patate mezze sbucciate sotto il letto
appendere una cipolla alla porta di casa
e altre follie di San Silvestro
e tutto questo
fondamentalmente perché vogliamo tanto, ma proprio tanto, essere felici
stare bene
avere una visione d’insieme
e ce lo meritiamo pure
quindi qualsiasi sia il vostro rituale
fatelo con amore, fatelo focoso, fatelo fluviale
e abbiate cura, mo’ che fa freddo,
di tutte quelle piccole formiche,
ma anche delle cicale.


—Anna Scirè

Autore

Direttore artistico del Rome Psych Fest, fondatore della webradio The Roost e del Folk Fest, ideatore e conduttore di That’s All Folks: Valerio Mirabella è un narratore di musica, capace di dare voce a retroscena, percorsi, dettagli e grandezze di chi vive di musica o per la musica. Partito dal Cafè Fandango, il suo live show radiofonico è stato trasmesso da club piccoli e grandi con la vocazione per la musica dal vivo: Angelo Mai, Circolo degli Artisti, Ausgang, Lanificio 159, 2N, Grandma Bistrot, 2Periodico Café.
Metronauti è la sua ultima creatura.