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Blooming Days
23 Giugno | 17:00 – 21:00

La Serra Empirica riapre con nuove piante, nuove storie, nuovi drink.
Con la primavera riapre la Serra Empirica. L’artista Zaelia Bishop ha in serbo storie di fiori tropicali e di furori coloniali con cui ci guiderà nella dimensione botanica, in quella storica e in quella epica che caratterizzano la terrazza verde delle Industrie Fluviali.
E grazie a Latta e alle sue natural fermented soda, i drink della Serra Empirica di questa estate saranno qualcosa di unico.
Venerdì 23 giugno dalle 17.00
Fra i tetti di Ostiense, Zaelia Bishop condurrà i visitatori alla scoperta dei meravigliosi rampicanti che popolano la Serra, percorrendo secoli di esplorazioni fra riti antichissimi, vicende rocambolesche e segrete ossessioni.
PARTECIPAZIONE GRATUITA
NON OCCORRE REGISTRAZIONE
dalle 17.00 alle 20.00
Cronache dalla Serra
con Zaelia Bishop
dalle 18.00 alle 21.00
Serra & Soda
con Latta Soda Company
Cos’è la Serra Empirica
Curata dal suo ideatore Zaelia Bishop in collaborazione con le Industrie Fluviali e Lostudiodorme, la Serra Empirica è un giardino in divenire che ospita varietà botaniche rare e insolite.
Piante come opere d’arte, nate dall’incontro fra l’ineluttabile prorompenza della natura (che germoglia, si arrampica, stritola, profuma, colora) e l’irrefrenabile desiderio umano di scoprire e narrare. La Serra Empirica non è una serra ma un’esposizione vivente, aperta allo sguardo delle case che vi si affacciano tutte intorno. Un luogo dove scoprire le piante che la popolano non solo attraverso i sensi, ma attraverso le storie già raccontate su Biosfera:
- Periploca Graeca, pianta crudele
- Alexander Zippelius e il Tecomanthe
- La Serra dei Gelsomini
- Brotero e l’Araujia Sericifera
- Von Martius e l’Aristolochia Gigantea
- Edward Palmer e la Tecoma Stans Sambucifolia
- Ernest Wilson e la Clematis Armandii
- Conrad Gessner
La Serra Empirica è un’esposizione vivente in costante trasformazione.
Un giardino pensile popolato da piante rampicanti inconsuete e spesso assai rare, per la maggior parte giunte in Europa fra il XVII e il XIX secolo grazie alle esplorazioni delle più remote terre conosciute – dall’Amazzonia all’isola di Giava, dal Messico alla Cina – volute dalle grandi potenze coloniali. Spedizioni compiute dai pionieri che, durante la cosiddetta età delle scoperte, hanno posto le basi per la moderna botanica, operando con approccio scientifico e formazione teologica, illustrando con estro piante mai viste prima.
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