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Il patto sporco e il silenzio

17 Dicembre 2022 | 18:00 – 20:00
Alle Industrie Fluviali, la prima presentazione della nuova edizione del libro Il Patto Sporco e il silenzio, edito da Chiarelettere, incentrato sulla trattativa Stato-mafia.
Un dialogo/intervista con gli autori Saverio Lodato, giornalista e scrittore, e Nino Di Matteo, già sostituto procuratore di Palermo, oggi consigliere togato del Csm.
L’evento è patrocinato dal Municipio VIII del Comune di Roma.
Sabato 17 dicembre 2022 / Industrie Fluviali
INTERVENGONO ASSIEME AGLI AUTORI:
- Andrea Purgatori – conduttore della trasmissione televisiva “Atlantide”
- Silvia Resta – giornalista
LETTURE DI:
- Lunetta Savino
- Thomas Trabacchi
Ingresso gratuito.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube AntimafiaDuemila.
Ora sappiamo, contro l’opinione di molti “negazionisti”, che la trattativa non solo ci fu ma non evitò altro sangue. Lo provocò.
Nino Di Matteo
Il Libro
Dopo l’ultima sentenza del processo sulla Trattativa Stato-mafia è calato il silenzio su una delle vicende più drammatiche e clamorose della storia repubblicana. E non pochi sono stati quelli che hanno violentemente attaccato i magistrati che avevano istruito il procedimento, tra i quali Nino Di Matteo, autore di questo libro, ora riproposto in una nuova edizione aggiornata, che intende illuminare la verità giudiziaria ma anche quella storica di un fatto ormai acclarato, come è scritto distintamente nelle motivazioni della sentenza d’appello.
Il patto sporco e il silenzio rappresenta la lettura più completa di una vicenda che molti vorrebbero fosse rimossa dalla cronaca e dalla storia del nostro paese. Ma non sarà così. Gli attentati a Lima, Falcone, Borsellino, le bombe a Milano, Firenze, Roma, lo Stato in ginocchio, i suoi uomini migliori sacrificati. Eppure in quello stesso momento, mentre scorreva il sangue delle stragi, c’era chi, in nome dello Stato, dialogava e interagiva con il nemico. “Fu proprio dopo la sentenza d’appello che, insieme a Nino Di Matteo, avvertimmo la necessità di un’altra edizione di questo libro” scrive Saverio Lodato nella nuova introduzione. “Per tante ragioni. Gli imputati, prima condannati, erano stati assolti. Non si poteva far finta di niente. I lettori avevano il diritto di conoscere il prosieguo della storia.” Anche perché, nel frattempo, si è aggiunto il ricorso in Cassazione della procura generale di Palermo.