Costanza Alegiani “Folkways” e Simone Alessandrini “Storytellers”

GLI ARTISTI

Costanza Alegiani “Folkways”

Folkways è il nuovo album di Costanza Alegiani, cantante e compositrice italiana, attiva principalmente nell’ambito della musica jazz contemporanea e della musica indipendente.
Realizzato in trio, insieme a Marcello Allulli e Riccardo Gola, Folkways trae la sua ispirazione musicale e poetica dal mondo del folk americano e dai suoi personaggi, immaginari e reali, le cui storie sono raccontate in memorabili folk songs, blues e poesie della tradizione orale.

In questo progetto, musica originale e arrangiamenti di brani tradizionali diventano un unico racconto composito, caratterizzato dalla pluralità del linguaggio musicale. La tradizione si intreccia con la ricerca sonora, musicale e poetica della leader e del trio, alternando momenti acustici a sonorità elettriche. I testi delle canzoni, alcuni originali, altri di grandi autori americani (Emily Dickinson, Edgar Lee Master, Woody Guthrie, Bob Dylan) sono tutti in prima persona e raccontano storie e scelte personali attraverso la forma della confessione, del ricordo, del manifesto politico ed artistico. L’album Folkways, prodotto dal Parco della Musica Records, uscirà a Giugno 2021. Sono ospiti nel disco due protagonisti del jazz contemporaneo, Fabrizio Sferra (batteria) e Francesco Diodati (chitarra elettrica).

Simone Alessandrini “Storytellers”

Gli Storytellers sono una delle formazioni più attive della nuova scena del jazz italiano. Fondati dal sassofonista Simone Alessandrini nel 2015, suonano nei principali Festival italiani ed europei. Nel 2017 la Parco della Musica Records pubblica “Storytellers”, album di debutto che rievocava tra mito e leggenda, personaggi popolari sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale. È in prossima uscita “Mania Hotel” secondo disco prodotto sempre dalla stessa etichetta.

Gli Storytellers si aprono a degli scenari che spesso tendono verso il rock ma allo stesso tempo è evidente l’influenza della musica colta di inizio 900. C’è l’eco della fanfara popolare ma anche il suono di Waits e Ribot.
Il contenitore sonoro è dinamico e riesce ad oscillare tra il mondo acustico e l’elettrico. I tre fiati in prima linea portano New Orleans in Europa alternando momenti acidi e taglienti ad un sound melanconico ed evocativo.