Questo è un oroscopo. O forse non è un oroscopo. È una storia in dodici capitoli, uno per ogni segno zodiacale, ognuno dei quali è la tessera di un puzzle. Una storia di prestigiatori, corpi segati a metà, complotti taiwanesi e stereotipi cinesi, con qualche previsione astrologica qua e là.
È il mese del leone per l’Oroscopatologo: e il leone è solo l’inizio.

Leone
Uno Scorpione vi scambierà per una Bilancia. La cosa non sembrerebbe avere molta importanza, sulle prime, ma vi tornerà in mente quando vi risveglierete intubati in ospedale e l’infermiere tenterà di sollevarvi il morale leggendovi estratti da L’arcobaleno della gravità di Pynchon con la voce di Paperino.
Come siete finiti lì?
L’ultima cosa che ricordate è che siete usciti per raggiungere un bar quando vi siete accorti che un cinese vi stava pedinando. Aveva sul collo un sospetto tatuaggio della Triade e parlava al cellulare in un ancora più sospetto mandarino maccheronico. Avete affrettato il passo e, per provare a sfuggire, siete entrati rapidi in trance, sperando in questa maniera di espandere il tempo e far perdere le vostre tracce. Ma lui doveva essere cresciuto a riso e meditazione: è entrato in una trance accanto alla vostra e un attimo dopo vi era addosso con in mano un mazzo di carte e chiedendovi: “Pel favole signole, plenda una calta”.
Avete capito subito che era la truffa del finto prestidigitatore errante, perché ne avevate letto qualcosa sulla colonna destra di Repubblica. La notizia era evidenziata sotto a quella di un cane parlante che ritrovava la strada di casa chiedendo indicazioni ai passanti, e sopra quella che analizzava il nuovo decreto anti calzini traspiranti.
Ma esservi accorti della truffa non era servito a molto, perché il cinese, lesto, vi aveva infilato in un cilindro da mago. Dentro era buio, ma potevate distinguere del nastro colorato, un coniglio che smangiucchiava un mazzo di fiori e una colomba che vi osservava dubbiosa nella penombra.
E questo è tutto quello che ricordate. Mentre Paperino inarrestabile declamerà:
“No, di qua non si va da nessuna parte, non ci si libera, anzi ci si aggroviglia sempre di più”
avvertirete che è successo qualcosa, ma non riuscirete a ricordare cosa. Lasciate perdere, la memoria è un disturbo cognitivo della storia.
E non tutte le storie meritano il ricordo.
L’Oroscopatologo torna il prossimo mese con le previsioni astrologiche per il segno del Campobasso!
Mu Ho scrive perché non ha nessuno con cui parlare.
Autore presso altro da sé, non ha studiato alla scuola Holden, né in altra scuola di qualsiasi ordine e grado. È illetterato ma fortunatamente vive in Giappone, dove non si usano lettere ma ideogrammi. Non conosce neppure quelli, comunque.
Manca talmente di fantasia tanto che quando dorme nelle sue fasi REM sogna di essere nella fase non REM.