Oroscopatologo è un racconto in dodici episodi in esclusiva per Biosfera. Una storia corale che mescola i destini di – fra gli altri – prestidigitatori del Partito Comunista Cinese, bonzi tibetani e secessionisti di Taiwantown, sotto la lente di bizzarre previsioni astrologiche. Con il segno del Cancro, si chiude la vasta e bizzarra vicenda dell’Oroscopatologo: se arrivi solo ora, meglio partire dall’inizio.

Cancro
Le stelle prevedono per voi un lungo periodo da Hikikomori nel bunker sotterraneo del parlamento.
La situazione nel Paese all’esterno infatti sarà fuori controllo. Migliaia di poliziotti identici avranno invaso la nazione, e saranno in guerra per determinare chi, tra loro, sia l’originale e chi la copia. Le strade non saranno più sicure a causa di questi, e ce ne saranno così tanti che inizieranno a migrare nei Paesi confinanti, insieme alla loro faida genetica.
Un’intera zona del paese finirà in mano a individui androgini, letteralmente metà uomini e metà donne, che fonderanno una enigmatica Repubblica di Ardhanarishvara la cui bandiera sarà piratesca nera, ma con una testa d’orso pulciosa al posto del teschio e una gamba femminile e una maschile incrociate sotto. Altri comuni e zone dichiareranno la loro indipendenza dai vicini, e queste sedicenti nuove realtà politiche verranno create al ritmo pauroso di circa 36 al giorno. I servizi segreti recupereranno una sorprendente e inquietante testa di orientale parlante, che andrà vaneggiando di come tutto questo caos sia opera di una magia oscura, lanciata da emissari non terreni, parte di una forza che eternamente desidera il disordine ed eternamente lo realizza. La testa aggiungerà anche informazioni confuse su altre presunte forze in campo, bonzi tibetani magici, prestidigitatori cinesi, e tanto altro che però risulterà incomprensibile in quanto la testa continuerà a interrompere il suo racconto con un monologo interiore ad alta voce composto di lamenti nostalgici sul suo grande rimpianto – quello di fare il geometra, a quanto pare – ed elenchi di cantieri che non ha ancora visitato, e con il ricordo struggente del suo corpo perduto. Non potrete fare molto per lui tranne che collegarlo in rete, sperando che il contatto virtuale possa aiutarlo a trovare conforto dalle sue pene.
In aggiunta, le riunioni d’emergenza su linee dedicate che farete con capi di stato estero non porteranno buone nuove, e riveleranno anzi che il disordine sarà divenuto ormai pandemico e non ci sarà angolo della terra dove non ci siano divisioni, caos, e cloni del poliziotto in guerra. Qualcuno suggerirà anche di nuclearizzare tutto e aspettare che la terra ritorni a essere abitabile, per poterla ripopolarla con ordine e legalità. Ma l’ipotesi sarà scartata, un po’ perché non sarete sicuri di avere scorte di cibo sufficienti per rimanere così a lungo nei bunker, e un po’ perché concorderete sul fatto che non si può risolvere tutto con missili e bombe, e che forse il disordine non si può combattere con altro disordine.
Le stelle dicono che la tempesta sarà lunga ma, come tutte le tempeste, passerà e tornerà il sole. Aggiungono però che forse converrà prendere in considerazione la possibilità che il caos sia la vita, e l’ordine solo una sua momentanea eccezione e vi domandano quindi: perché rimanere nel bunker ad aspettare che la vita passi? Imbracciate la follia, suggeriscono, perché in un mondo dove tutti sono folli, è il sano ad esser pazzo. Quindi armatevi di coraggio e mettete in pratica le parole del Mahatma Gandhi: “La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia”.
Con questo invito finale ai nati sotto il segno del Cancro – siano essi rappresentanti politici o meno – termina il ciclo di Oroscopatologo. Una storia su ordine e caos, entropia e controllo. Una girandola di personaggi stremamente determinati che ha incontrato dodici personaggi completamente impreparati a quello che stava per accadere.
Una storia che ha ancora qualcosa da raccontare: presto, su Biosfera, una breve guida al piccolo cosmo di citazioni che si dipanano lungo tutto Oroscopatologo.
Mu Ho scrive perché non ha nessuno con cui parlare.
Autore presso altro da sé, non ha studiato alla scuola Holden, né in altra scuola di qualsiasi ordine e grado. È illetterato ma fortunatamente vive in Giappone, dove non si usano lettere ma ideogrammi. Non conosce neppure quelli, comunque.
Manca talmente di fantasia tanto che quando dorme nelle sue fasi REM sogna di essere nella fase non REM.