La stand-up comedy è nata e si è sviluppata negli Stati Uniti, attirando nel tempo critiche da qualsiasi schieramento politico e culturale. È passata dall’essere considerata sediziosa, scandalosa e offensiva (al punto da arrivare ad essere giudicata dalla Corte Suprema), all’essere accusata di intolleranza, odio, discriminazione. Probabilmente è perché diamo troppa importanza a ciò che i comici dicono, o perché la libertà di parola che essi rivendicano si inserisce nei vuoti lasciati dalla politica e dal dibattito pubblico.
Ad ogni modo, ora che da qualche anno il fenomeno della stand-up ha preso piede anche in Italia ed è approdata anche alle Industrie Fluviali con gli artisti di Interno Notte, proviamo a capirne in breve la storia attraverso monologhi e battute controverse che hanno generato polemiche nella sua terra d’origine.
Bill Hicks al David Letterman Show
Molti cristiani indossano croci appese al collo. Un bel sentimento, ma pensate che quando Gesù tornerà, vorrà davvero rivedere una croce?
Bill Hicks
Nell’ottobre del 1993, Bill Hicks è ospite per la dodicesima volta dello show di David Letterman. Il suo è in assoluto il primo intervento interamente censurato da quando la CBS trasmette i suoi late show dall’Ed Sullivan Theatre.

Richard Pryor si dà fuoco
Sapete cosa ho notato? Che quando corri per strada avvolto dalle fiamme, la gente si scansa.
Richard Pryor
Nel 1980, all’apice del successo ma devastato dall’abuso di cocaina, Richard Pryor si cosparge di cognac, si dà fuoco e si getta dalla finestra. Racconterà l’episodio un anno più tardi nel suo spettacolo “Live on the Sunset Strip”. Mai nessun altro comico aveva fatto umorismo a proposito della propria tossicodipendenza.
The Seven Dirty Words
Penso che la parola scopare sia una parola davvero importante. Persone più sagge di me hanno detto “Preferirei che i miei figli guardassero un film dove due persone fanno l’amore piuttosto di uno dove due persone provano a uccidersi l’un l’altra”. Sono d’accordo, ma vorrei fare un passo ulteriore. Vorrei sostituire la parola uccidere con la parola scopare in tutti quei cliches dei film con cui siamo cresciuti: “Ok sceriffo, ora ti scoperemo. E ti scoperemo lentamente”.
George Carlin
Nel 1972, con il celebre monologo sulle “Sette parolacce che non si possono dire in TV“, George Carlin si inserisce nel sentiero aperto dieci anni prima da Lenny Bruce per evidenziare le iprocrisie della società americana. Il monologo scaturirà dispute legali che arriveranno fino alla Corte Suprema.

Lenny Bruce condannato per oscenità
Non voglio dire che la nostra era una scuola dura, però avevamo un nostro coroner. Facevamo temi del tipo “Cosa farò se dovessi diventare grande”.
Lenny Bruce
Lenny Bruce fu arrestato una prima volta il 4 ottobre 1961 Lenny per oscenità dopo aver usato in un suo spettacolo la parola cocksucker. Da lì ebbe inizio una costante attività di monitoraggio dei suoi spettacoli da parte della poilizia, che si tradusse in numerosissimi arresti e in una condanna. Condanna che è stata la prima nella storia dello stato di New York ad essere oggetto, nel 2003, di una grazia postuma.
Dave Chappelle su Michael Jackson
Michael Jackson ha molestato bambini. Be’, cosa stavano indossando quei bambini?
Dave Chappelle
Nel 2019, lo stesso anno nel quale è stato insignito del Mark Twain Prize, Dave Chappelle è stato fortemente criticato per aver invitato a non rimuovere la musica di Michael Jackson dalle radio per via di ciò che emerso sul suo conto nel corso degli anni.
A proposito
È in arrivo un’altra occasione per sollevare polemiche! Ma soprattutto per ridere.
Il 14 luglio torna Interno Notte al Dopolavoro Fluviale, con:
Tommaso Faoro
Riccardo Crivellaro
Luca Zesi
Giorgio Veloccia
Xhuliano Dule
Valerio Savaiano
La ciurma delle Industrie Fluviali raccoglie dentro Biosfera le idee più stimolanti e i punti di vista più illuminanti. Arte, innovazione sociale e sviluppo del territorio sono i temi che ci interessano maggiormente, e ci impegniamo a intercettarli per alimentare un vero e proprio ecosistema della cultura.