Northern Side of the Alps

Northern Side of the Alps
Gorner e Aletsch – © Photo Alessio Romeo

Conosciamo Alessio Romeo per i racconti di spedizioni esplorative che abbiamo pubblicato su Biosfera nella rubrica Outervisions, accompagnati dalle sue foto mozzafiato dell’aurora boreale, di ghiacciai kirghizi e di remote pareti rocciose.
Oggi parliamo con lui di Inside the Glaciers – Northern Side of the Alps, progetto di esplorazione dei ghiacciai del Vallese che si svolgerà fra agosto e novembre 2021
avvalendosi della partecipazione di istituti universitari di Milano e Parigi, di aziende professionali per il rilievo 3D e fotogrammometrico e di varie associazioni speleologiche italiane e francesi.

Una spedizione multidisciplinare, finalizzata a studi di diversa natura – indagini glaciologiche, campionamento di batteri, rilevamento di microplastiche e altri inquinanti, comprensione dell’idrologia subglaciale – e concentrata sull’emblema dei cambiamenti climatici: il ghiaccio. La principale spia del riscaldamento terrestre che sta divenendo un cronometro nella lotta al global warming e che racchiude molte risposte per comprendere il fenomeno, aiutare a contenerlo e prevenire disastri ambientali e sanitari.

Ci spiega Alessio che i ghiacciai custodiscono molte informazioni: “Data l’inarrestabile recessione in corso, è molto importante trarne quante più possibile il prima possibile”.

E le informazioni che Nothern Side of the Alps si prefigge di raccogliere sono varie.

“Io e il Prof. Francesco Sauro – l’altro promotore di Northern Side of the Alps – abbiamo capito l’importanza di portare queste ricerche multidisciplinari più vicino a casa nel corso di Inside the Glaciers, il progetto internazionale che abbiamo avviato nel 2014. Studiare la calotte groenlandesi, le grotte dolomitiche e gli sconfinati ghiacciai patagonici, ha messo in luce la necessità di ricavare quante più informazioni dal patrimonio glaciale alpino, da decenni in drastica riduzione, per una comparazione con le aree del pianeta più lontane.
“Le informazioni di cui parliamo sono molteplici, e a tal fine Northern Side of the Alps coinvolge un ampio numero di soggetti. I ricercatori dell’Università degli Studi di Milano-Biccoca, ad esempio, condurranno indagini glaciologiche sui ghiacciai e nelle grotte di contatto, dove la contemporanea presenza di acqua e aria ha un impatto significativo sul processo di scioglimento e collasso dei ghiacci”.

Permetterà di eseguire il campionamento dei batteri presenti nei ghiacciai, studiare la resistenza di microrganismi estremofili in presenza di inquinanti, comparare la riduzione delle masse glaciali

Spesso il processo di fusione del ghiaccio porta alla formazione di bacini d’acqua bloccati da masse di ghiaccio instabili. Comprendere meglio questi processi può aiutare a salvaguardare i centri abitati nelle aree sottostanti i ghiacciai.
Ma la sinergia fra le diverse associazioni di speleologi e gli scienziati determinerà, oltre che una logistica sicura, la possibilità di campionare all’interno di cavità come grotte e mulini glaciali dove solo gli esperti possono arrivare, estendendo le potenzialità della spedizione oltre la ricerca geologica.

“Questo permetterà ai professori Andrea Franzetti e Roberto Ambrosini, anch’essi dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, di eseguire il campionamento dei batteri presenti nei ghiacciai e nelle cavità. E ai dottori Roberta Brayner, Nguyêt-Than Ha Duong, Benoît Piro e Yann Sivry dell’Università di Paris-Diderot, assieme al professor Nicolas Menguy dell’Università della Sorbona, di prelevare campioni per studiare le interazioni fra minerali e microrganismi estremofili, verificare la presenza di inquinanti (elementi organici, metalli pesanti, nanoparticelle e microplastiche) e studiare la resistenza di questi microrganismi estremofili in presenza di elementi di origine antropogenica”.


Northern Side of the Alps
Gorner e Aletsch – ©Photo Alessio Romeo

Parliamo, dunque, delle principali sfide legate alla sopravvivenza stessa dell’umanità, cioè tutte quelle trasformazioni ambientali determinate dalle attività umane che stanno esponendo l’umanità stessa a rischi crescenti: non solo disastri naturali e inquinamento idrico, ma anche la diffusione di virus e batteri finora rimasti nei ghiacci.

“Grazie alla documentazione 3D e fotografica, ricaveremo confronti sia stagionali che annuali che storici circa l’accelerazione del processo di riduzione delle masse glaciali”.

Northern Side of the Alps si svolgerà fra agosto e novembre 2021 sulle Alpi Svizzere, più precisamente nel Cantone del Vallese. Un percorso itinerante che permetterà di esplorare e studiare dentro e fuori otto diversi ghiacciai: il ghiacciaio dell’Allalin in Valle di Saas, il ghiacciaio di Corbassière in Val de Bagnes, il ghiacciaio di Ferpècle in Val d’Hérens, il ghiacciao del Lang nella Lötschental, il ghiacciaio di Moiry nella valle omonima, il ghiacciaio della Plaine Morte sul Wildstrubel, il ghiacciaio di Zinal in Val d’Anniviers e il ghiacciaio dell’Aletsch in Val Massa.

Il passato e il futuro sono nel ghiaccio, e dai ghiacciai passa probabilmente il nostro destino. Spedizioni di questo tipo possono rivelarsi fondamentali per la nostra stessa sopravvivenza.


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Autore
Geologo fiorentino classe 1971, durante gli studi universitari si è appassionato alla speleologia e in particolare alle grotte glaciali. Dal 1997, ha partecipato a spedizioni geografiche e speleologiche all’estero, tra cui: Groenlandia, Uzbekistan, Kirghizistan, Filippine, Myanmar, Iran, Messico, Venezuela, Brasile, Argentina e Cile, occupandosi negli ultimi 10 anni di documentazione fotografica professionale.
Collabora con l’Associazione La Venta - Esplorazioni Geografiche e con associazioni internazionali con cui realizza spedizioni esplorative. Ha creato, col geologo premio Rolex Francesco Sauro, “Inside the Glaciers”, progetto che unisce esplorazione nei  ghiacciai e studi scientifici. Le sue foto sono state pubblicate da riviste nazionali ed internazionali fra cui National Geographic.
Dal 2013 è parte del team di ESA-CAVES e PANGAEA, un corso di addestramento per astronauti di tutte le agenzie del mondo che si svolge prevalentemente in grotta.

 

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La ciurma delle Industrie Fluviali raccoglie dentro Biosfera le idee più stimolanti e i punti di vista più illuminanti. Arte, innovazione sociale e sviluppo del territorio sono i temi che ci interessano maggiormente, e ci impegniamo a intercettarli per alimentare un vero e proprio ecosistema della cultura.