Serra Empirica è un progetto a cura di Zaelia Bishop. È la terrazza botanica delle Industrie Fluviali, un giardino in divenire che attualmente ospita, fra le altre, dieci diverse piante rampicanti rare e insolite che andranno a costituire una verde volta fra i tetti. Ma è anche un ciclo di storie di intima umanità e universale esistenza. Un racconto di persone e di piante, e del rapporto che lega esperienza sensibile, curiosità e saperi.
Ecco allora, dalla Serra Empirica, la Tecoma Stans Sambucifolia.
Tecomaxochitl è l’ancestrale nome di questa pianta, originaria dell’America centrale.
Gli aztechi le danno il significato di “fiore dalla coppa d’argilla” (da tecomatl, “coppa d’argilla” e xochitl, “fiore”). Il giallo enigmatico e al contempo limpido del fiore spicca nelle corolle che i sacerdoti compongono in offerta a Xochiquetzal, la divinità della Primavera, e ricopre le strade delle capitali durante le feroci e sensuali feste che la onorano.
Nel complesso sistema simbolico della civiltà azteca, il fiore dalla coppa d’argilla racchiude e mantiene tali i misteri del sesso, della gravidanza e di ogni arte magica che appartiene alle donne. Eppure, anche, decora i corpi mutilati dei guerrieri più coraggiosi, e arde nelle pire propiziatorie che bruciano prima di ogni battaglia.

Nel Vecchio Mondo, decisamente molti secoli dopo i culti aztechi, la Tecomaxochitl ha un destino più ordinario: finisce nel vortice archivistico settecentesco col nome generico di Bignonia, una vastissima nomenclatura che raccoglie, un poco galeotte, sia le varietà appartenenti alla famiglia Bignoniacea sia ad altre famiglie. A sigillo di questa bizzarra appartenenza, Linneo la inserisce in Species Plantarum (1753) sotto le latinizzate mentite spoglie di Bignonia Stans Sambucifolia, titolo con cui ancora oggi è comune trovarla.

Sul finire dell’ottocento, l’archeologo botanico Edward Palmer ne scova un esemplare nel gigantesco bazar di Culiacán in Messico; Palmer è uno studioso autodidatta e, reduce della Guerra Civile, ha iniziato una personale collezione di piante che unisce alle ricerche sulle tribù del Centro America. Seguendo l’interdisciplinarietà dell’Etnobotanica, nei suoi erbari (che contano circa centomila esemplari) la mistica Tecomaxochitl è battezzata, almeno, Tecoma. L’esperienza della Guerra Civile deve aver lasciato a Palmer una certa inclinazione alla battaglia, annota infatti a margine della pagina dedicata l’uso che i Nativi facevano del legno: leggere quanto micidiali frecce.
A riprova di quanto lo spirito di questa pianta appartenga ad antichissimi luoghi, il fiore della coppa d’argilla è tuttora il simbolo delle Isole Vergini.
Anche la Tecoma Stans Sambucifolia è presente presso la Serra Empirica sulle terrazze delle Industrie Fluviali di Roma Ostiense.
Zaelia Bishop è un artista nato a Roma nel '77.