Mezzo Pieno / L’importanza del desiderio

Con Mezzo Pieno, raccogliamo testimonianze e riflessioni di chi si occupa a vario titolo di editoria, istituzioni, produzione culturale, turismo, inclusione, ricerca scientifica, ambiente, disabilità, psicologia, giornalismo e design attorno alla domanda: cosa possiamo salvare dell’anno della pandemia?

Oggi risponde Olimpia Parboni Arquati, psicoterapeuta

L'importanza del desiderio

L’importanza del desiderio

Di questo momento vorrei si salvasse l’esperienza del vuoto, vuoto che viene sempre temuto e riempito, vuoto che è condizione necessaria anche se non sufficiente per qualsiasi tipo di rinascita

Olimpia Parboni Arquati

Il 2020 lo ricorderemo a lungo, come si ricorda una lunga domenica di pioggia in cui si è costretti a rimanere in casa e ad osservare il cielo dalla finestra.
Di questo momento troppo lungo spero ci terremo strette le riflessioni che ognuno di noi si è trovato a fare, la tolleranza alla solitudine da cui di solito fuggiamo sempre, la paura che il giorno che viene dopo di questo non sia scontato, la capacità di mettere da parte gli abiti buoni e di pensare guardandosi allo specchio senza troppi trucchi. Di questo momento vorrei si salvasse l’esperienza del vuoto, vuoto che viene sempre temuto e riempito, vuoto che è condizione necessaria anche se non sufficiente per qualsiasi tipo di rinascita.

Sarebbe bello se rimanesse in eredità a noi e a chi leggerà di noi, da qualche parte, in qualche tempo, l’importanza del desiderio

Vorrei anche che ci salvassimo tutti, letteralmente più che metaforicamente, visto che aldilà della paura della noia siamo a contatto con la paura di non poter essere più vivi. Vorrei che ci salvassimo da soli dalla paura della noia e dalla paura di non riuscire più a fare sogni grandi. Sarebbe bello se rimanesse in eredità a noi e a chi leggerà di noi, da qualche parte, in qualche tempo, l’importanza del desiderio. Parola che ho a cuore per la sua etimologia, ossia “essere senza stelle”, dal latino de-sidera. Eppure dalle finestre le stelle si vedono lo stesso, e non c’è sogno realizzato che non sia prima passato da un vuoto e da una mancanza. E se è vero che Conrad, lo scrittore, disse: “Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo dalla finestra io sto lavorando?”, come facciamo a raccontare a noi stessi che quando aspettiamo che ritorni la vita stiamo già vivendo

Autore

Psicologa e psicoterapeuta. Ha esteso la sua attività professionale alla consulenza epistolare, che diviene supporto e condivisione grazie alle risposte che trovano spazio sul suo blog Confessioni di una Psicologa Senza Filtro.