52 playlists - 10 canzoni del 2003
Nel 2003 ha inizio la guerra in Iraq. Photo by Levi Meir Clancy on Unsplash

52 playlists: 10 canzoni del 2003

52 settimane, 52 playlists, 52 anni di musica.
Da gennaio a dicembre, ogni mercoledì presenteremo un anno di musica in 10 brani. Dal 1970 al 2021.
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Questa settimana, per le nostre 52 playlists, 10 canzoni del 2003.


52 playlists: 2003

52 playlists: 10 canzoni del 2003

A proposito delle canzoni di questa playlist

Per attenuare i feedback eccessivi, durante la registrazione di The Hardest Button to Button un compressore veniva azionato tramite una pedaliera dal fotografo David Swanson, che si trovava in studio per fare qualche scatto.

Date With the Night è il primo singolo estratto dal primo album degli Yeah Yeah Yeahs, scelto dal New York Times come album dell’anno nel 2003.

One Big Holiday è tra le canzoni più amate dai fan dei My Morning Jacket, al punto da essere diventato il nome di un festival che la band organizza da anni in Messico e al quale partecipano molte altre band.

Per essere l’album di una band messicana, Cuatro Caminos ebbe un grande successo in tutto il mondo, in particolare negli USA dove venne favorevolmente accolto dalla critica, che lo inserì in numerose classifiche dei dischi migliori dell’anno. Eo venne anche scelta per la colonna sonora di Fifa 2004.

A parte il basso, suonato da Aaron Mills, Andre 3000 suona tutti gli strumenti e canta tutte le linee vocali di Hey Ya, un po’ come si vede nel video.

Annie’s Parlour è presente nel secondo album di Kid Koala, Some of My Best Friends Are Djs. Il tour promozionale dell’album venne fatto in stile comedy show, solo che la band era composta esclusivamente di turntablist e negli intervalli si giocava a bingo.

Quella di Amalia Grè è una delle tantissime versioni di Estate di Bruno Martino. Tra coloro che si sono cimentati in quello che è divenuto uno standard jazz si annoverano João Gilberto, Jon Hendricks, Toots Thielemans, Chet Baker, Michel Petrucciani, Mina, Ornella Vanoni, Vinicio Capossela.

Say Yes to M!ch!gan! è un brano che Sufjan Stevens dedica al suo stato natale – il Michigan, appunto – all’interno di un album interamente dedicato al Michigan, pensato per far parte di una serie di 50 album ciascuno dedicato a un diverso stato USA. Fece seguito Illinois, poi il nulla.

We Will Become Silhouettes è stata scritta come risposta al sentimento di paralisi diffusosi dopo gli attentati dell’11 settembre.

Questa curiosità non la troverete altrove: Farewell Transmission è il brano che ha chiuso la programmazione estiva di Metronauti alle Industrie Fluviali (proprio così).


Nel frattempo, nel 2003…

Questo è l’anno dell’inizio della guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein, guerra che dividerà l’opinione pubblica mondiale. È l’anno di un’ondata di caldo in Europa senza precedenti e del diffondersi della SARS in Asia.

In Italia, il più grande black-out della storia del paese lascia senza corrente elettrica l’intera nazione. Inizia la costruzione del MOSE e viene riaperto il teatro La Fenice dopo l’incendio del 1996.


< 20022004 >
Dai un’occhiata alle playlist già pubblicate.

Autore

Eva Pinter è una compilatrice di graduatorie, una sequenziatrice di eventi.

Non è una critica musicale, né una musicista professionista, né una book agent, né una venditrice di pianoforti. Eva Pinter non è il nome di un negozio di dischi.

Ama il suono del gesso sulla lavagna, la minestra troppo salata e avere le scarpe bagnate.

Scrive e assembla 52 Playlists in esclusiva per Biosfera, il blog delle Industrie Fluviali. Probabilmente a tempo pieno.