I fiori custodiscono un valore narrativo e relazionale che, trascendendo la semplice funzione decorativa, si compie nell’ascolto e nella rilettura dei desideri, dei luoghi, dei rapporti fra le persone.
L’Hanami è il secondo appuntamento con Flōrēre, una rubrica di Copihue Floral Studio che, prendendo di volta in volta spunto da un’installazione di floral design, immagina contaminazioni con la sfera intima, individuale o collettiva.

Flōrēre 02: l’Hanami.
L’hanami è la contemplazione della fioritura dei ciliegi in Giappone, legata alla sensazione della rinascita.
Si tratta di un rito millenario, un momento sociale che si tiene fra marzo ed aprile, di contemplazione collettiva della bellezza, della forza della natura e della gioia del risveglio, dopo ogni inverno. Che esplode nei fiori.
Appassionate di ritualità culturali e naturali, abbiamo riflettuto su come in queste settimane ci sia la sensazione di vivere anche qui, in Italia, il nostro hanami.
Con la forte spinta a sentire il risveglio, proprio quello della natura. La natura che ha voglia di essere, tornando a interagire, a marcare, a scrivere, con il suo solito fare inaspettato e di libera sorpresa. È così che ci pare che, in questo frangente, anche le comunità – e quindi quei sistemi strutturati capaci di rispondere ai propri stessi bisogni – stiano sperimentando il risveglio.
Si cercano: le persone, le associazioni, le aziende. Tutti coloro che ritengono di potersi riprendere in modo determinato un pezzo di vita.
Si tratta di una ricerca di energie, di relazioni, di fonti condivise e partecipate di idee. In un unico luogo di virtù, uno spazio mentale che prima del lockdown non esisteva, rigenerativo e capace di essere motore di altro ancora.
Ci troviamo così a vivere un nuovo modo di fare networking, guidato dalla semplice necessità di trovare soluzioni. Di aprirsi, per ascoltare e confrontarsi. Per un bene comune.
Prende dunque vita il senso di comunità.
Un collante forte, fra chi intuisce e cerca il valore autentico del sostegno reciproco e della leggerezza nel mettere in campo idee e creatività.
Per arrivare a stare.
Non ancora a camminare.
Ma a stare e godersi quel momento che rimane impresso nella memoria. Di quando abbiamo cercato l’altro per trovare nuove strade. Nuovi sentieri.
Che solo la natura sa tracciare. E che come essa proviamo a comportarci. Tirando i dadi. Respirando aria fresca. Quella dei ciliegi in fiore.
Copihue è uno studio di floral design, dedito alla partecipazione e promozione del senso contemporaneo di bellezza. In un modo semplice e diretto: con il fiore.
Quel fiore che, fragile e tenace, per un periodo naturale e incontrollabile impone il suo status, diventa un luogo catartico e coinvolge lo spettatore in un’esperienza esclusiva.
Copihue nasce da una casuale e fortemente voluta commistione fra professionalità differenti: tre donne, floral designer, con background nel mondo della psicologia, dell’innovazione culturale, della critica cinematografica e del fashion design.