Sartoria Lamin, moda migranti

Sartoria Lamin Moda Migranti
Sartoria Lamin, moda migranti alle Industrie Fluviali

Il lavoro è una leva di integrazione che non si limita all’emancipazione socio-economica, ma investe una dimensione più personale e per questo totalizzante, fatta di relazioni, confronto, condivisione di difficoltà e successi

IX Rapporto governativo annuale Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Da febbraio 2021, ogni venerdì le Industrie Fluviali ospitano Sartoria Lamin, sede romana del progetto Moda Migranti portato avanti dall’Associazione LaMIn.
Arrivano così alle Industrie le creazioni di un laboratorio sartoriale concepito per l’inserimento lavorativo di persone migranti attraverso la moda, che produce abbigliamento e accessori dal design riconoscibile e fortemente connotato. Prodotti dove confluiscono le esperienze italiane del fashion design e il caleidoscopio di sensibilità estetiche provenienti dall’Africa e dall’Asia.

Un’integrazione umana ed artistica che comincia dalla formazione. Come ricordano Manuela Bucciarelli e Valentina Guerrera, founder di LaMIn, “con Moda Migranti organizziamo laboratori di sartoria a Roma e Messina per valorizzare le abilità sartoriali di molte persone migranti. Durante i corsi, realizziamo una collezione di moda che attraverso l’unione tra stoffe italiane e stoffe dei paesi di provenienza dei partecipanti al corso, rappresenta il nostro concetto di integrazione. Abiti che possano portare un messaggio di inclusione”.

A proposito di LaMIn

La Sartoria Lamin è tutti i venerdì alle Industrie Fluviali con le sue creazioni, pronta a realizzare confezioni, riparazioni e modifiche su commissione. Un vero e proprio sportello per la moda, che si aggiunge all’esperienza di Migrant Fashion Concept, quando LaMIn è approdata alle Industrie Fluviali per una sfilata della sua collezione.

Migrant Fashion Concept

LaMIn, Lavoro, Migranti, Integrazione, è un’associazione nata a gennaio del 2018 con l’obiettivo di promuovere attività ed esperienze finalizzate all’integrazione culturale e lavorativa di soggetti vulnerabili, in particolare migranti. Una realtà alimentata dal potenziale creativo di designer e sarti. Sospinta dalla ricchezza culturale che si genera nell’incontro di esperienze diverse. Protagonista di un sistema solidale che sta alla base di ogni percorso di innovazione sociale.
Creatività, incontro, solidarietà. Tre aspetti fondamentali della vocazione e delle politiche di Industrie Fluviali, che LaMIn mette in sinergia per innalzare un pilastro del nostro progresso civico.


In uno scenario globale dove il timore della diversità è fra le più redditizie leve politiche, anche i vantaggi più immediati ed evidenti derivanti dall’integrazione di culture diverse sono offuscati dal rumore degli slogan e da una diffusa disinformazione.
Ne consegue, ad esempio, che nelle aziende europee è ancora carente la conoscenza dei benefici che derivano dall’assunzione di persone provenienti da paesi extra-europei. Come si legge nei risultati del Progetto europeo Mile, “i datori di lavoro in generale non appaiono molto informati circa le opportunità di programmi apprendistato per l’assunzione di cittadini extraeuropei” e “pochissimo consapevoli per quanto riguarda le politiche di reclutamento che incoraggiano la diversità“.

Eppure, come ci ricorda ogni anno il Rapporto della Fondazione Leone Moressa, il rapporto costi/benefici derivanti da politiche migratorie di apertura dovrebbe incentivare un approccio inclusivo del mercato del lavoro. Per il 2020, la Fondazione stima questo rapporto in + 500 milioni di euro, dato dalla differenza fra il gettito fiscale e contributivo da un lato, e l’impegno della spesa pubblica dall’altro. E ricorda che i lavoratori stranieri contribuiscono per il 9,5% al PIL.
Dall’inserimento lavorativo passa l’integrazione, dall’integrazione passa il progresso sociale e civico, da questo progresso passa uno sviluppo globale sostenibile.


Wafaa e Babakar di Sartoria Lamin

Sartoria Lamin alle Industrie Fluviali

Insomma, di realtà come LaMIn ne servirebbero di più. Frattanto, vediamo crescere LaMIn: “A partire da quest’anno, abbiamo deciso di avere una maggiore presenza nei territori in cui operiamo. Ragion per cui prende il via la Sartoria LaMIn alle Industrie Fluviali. Un luogo in cui incontrare, una volta a settimana, i migliori sarti dei nostri corsi”.

E le loro abilità sartoriali, per realizzare abiti con stoffe meravigliose e colorate, per fare riparazioni, modifiche, creazioni. “Un modo per offrire loro un’opportunità di lavoro e dare alle città che ci ospitano un nuovo servizio. E sopratutto un’occasione di incontro, nella convinzione che l’incontro di culture ed esperienze possa dare il via ad un’integrazione completa”.



Sartoria Lamin fa parte di Casa Fluviale, scopri quali sono gli altri progetti.

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La ciurma delle Industrie Fluviali raccoglie dentro Biosfera le idee più stimolanti e i punti di vista più illuminanti. Arte, innovazione sociale e sviluppo del territorio sono i temi che ci interessano maggiormente, e ci impegniamo a intercettarli per alimentare un vero e proprio ecosistema della cultura.

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L'Associazione LaMIn, Lavoro, Migranti, Integrazione, nasce a gennaio del 2018 con l’obiettivo di promuovere attività ed esperienze finalizzate all’integrazione culturale e lavorativa di soggetti vulnerabili, in particolare migranti. Con il loro progetto Moda Migranti, organizzano laboratori di sartoria a Roma e Messina per valorizzare le abilità sartoriali di molte persone migranti.