Quando parliamo di inclusione parliamo di partecipazione di tutti al tessuto vivo della società.
Questo è il modo più sintetico di dirlo, ma possiamo approfondire.
Anzitutto, quando parliamo di partecipazione ci riferiamo all'accesso al mondo del lavoro, a quello della cultura, del divertimento, dell'istruzione. All'integrazione fra persone ed esperienze distanti per età, provenienza, e background culturali.
E, infine, quando parliamo di tutti, intendiamo proprio tutti.
Nei dedali non si può comunicare col mondo esterno come siamo abituati a fare. Nei dedali non ci si può muovere liberamente e andare dove vogliamo. Nei dedali non si vede l’uscita, né si sentono suggerimenti per trovare la strada.
“Abbiamo imparato quanto dobbiamo pensare a modelli di inclusione che possano comprendere tutti, in ogni condizione e momento”. Manuela Bucciarelli porta il suo contributo al nostro Mezzo Pieno.
Audio sensoriali, videoracconti tradotti simultaneamente in LIS, degustazioni a domicilio: come Radici continua ad avvicinare l’innavicinabile nonostante il lockdown.