Tutto sulle Industrie Fluviali
Storia e persone di un ecosistema della cultura
Dentro le Industrie Fluviali

Con 2000 mq di spazi rigenerati e interamente accessibili, le Industrie Fluviali costituiscono la spina dorsale di un articolato ecosistema della cultura.

Un bistrot eco-friendly, un ampio coworking, sale attrezzate per conferenze e formazione, un’area eventi per esposizioni ed esibizioni, due ampie terrazze. Gli spazi delle Industrie Fluviali accolgono e amplificano l’energia di chi, giorno per giorno, costruisce il futuro: i creativi, i professionisti, le aziende e i progetti che navigano acque diverse sospinti dalla medesima forza immaginativa.

Accessibilità

Ascensore, automazioni, accesso digitale, bancone del bar ribassato, raggi di curvatura: alle Industrie Fluviali, la progettazione degli ambienti e l’adozione di tecnologie ad hoc concorrono a realizzare un ambiente inclusivo e intelligente, dove progettare il domani insieme.

Cosa facciamo

Le Industrie Fluviali accolgono professionisti e istituzioni, imprese e associazioni, creativi e agitatori culturali, in aree di lavoro condiviso e in sale attrezzate per la formazione e la divulgazione.

Ma sono anche uno spazio per la produzione di progetti culturali e interventi artistici; sono la casa di festival, dibattiti di respiro internazionale e di incontri dedicati al territorio; il terreno di esposizioni, degustazioni e workshop; una piattaforma per creare e sostenere una rete di operatori della cultura, dell’innovazione sociale, della rigenerazione urbana.

Fluvio - Il coworking delle Industrie Fluviali

Fluvio

coworking, uffici
& coffice

IndustrieFlviali-Alveo-BusinessRoom04

Alveo

business, meeting
& conference

A Shoreless Tide

Delta

location &
eventi

IndustrieFlviali-Alveo-BusinessRoom12

Riva

cultura &
innovazione

Pingo è una Società Cooperativa Sociale Integrata che persegue obiettivi di inclusione sociale, diffusione della cultura, innovazione tecnologica e partecipazione territoriale.

Lo spirito di inclusione e di parità che anima Pingo è evidente guardando le persone che la compongono. Infatti, così come nell’ex-lavatoio lanario dove risiedono le Industrie Fluviali lavoravano solo donne, la maggioranza del CdA e dei soci lavoratori di Pingo è composta da donne. Il 40% dei soci di Pingo è costituito da persone con disabilità.

Le persone

Le Industrie Fluviali sono un progetto di Pingo, un gruppo di persone che condividono impegno, creatività, diversità e professionalità per lo sviluppo di una tangibile cultura sociale.

Industrie Fluviali è un progetto del team Pingo realizzato con la consulenza dell’esperta in Change Management Gabriela Grandi.

Maria Teresa Diodati
― CEO

Daniel Petruccioli
― Location manager

Carlo Pilurzi
― IT manager

Sara Mele
― Communication manager

Antonio Molica
― Web designer

Erika Boccanera
― Project developer

Paolo Reali
― Barman

Federico D’Orazio
― Creative director

Vanessa Luppichini
― CSR manager

Gabriele Gasbarri
― IT assistant

Gabriele Scorzoni
― Cultural manager

Daniela Civili
― Graphic designer

Greta Trisciani
― Project assistant

Matteo Coppi
― Barman

Federica Boccia
― Bureau manager

Giuseppina Lionetti
― Accounting

Houssem Benali
― Maintenance

Miriam Lilli
― Social media manager

Federica Pesce
― Bureau assistant

Marco Domenicucci
― Hospitality manager

UNO SPAZIO RIGENERATO
Dall'industria della lana alle Industrie Fluviali

Ecco come appariva il Lavatoio Lanario Sonnino nel 2000 durante le riprese del film Le Fate Ignoranti.

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Le origini

Il Lavatoio Lanario Sonnino nasce agli inizi del ‘900 a ridosso del fiume Tevere.
Nella zona erano già presenti, oltre a laboratori artigiani, la Centrale del Gas di Roma e i Mercati Generali.
L’intera area Ostiense-Marconi era infatti destinata, per via della prossimità del fiume e della ferrovia, allo sviluppo industriale della città, mai decollato.

Il lavatoio

La fabbrica, che all’epoca si ergeva solitaria, era uno stabilimento per il lavaggio della lana grezza. Il personale era composto unicamente da donne e impiegava i primi macchinari industriali di questo tipo. La lana, proveniente dalla Scozia, dall’Irlanda e dalla Sardegna, arrivava via mare e risaliva il Tevere approdando al Porto Fluviale per essere scaricata direttamente nella fabbrica.

Nel dopoguerra

Le case che vennero costruite a cavallo delle due guerre mondiali circondarono la fabbrica finché, negli anni ‘60, divenne praticamente invisibile dall’esterno. Negli anni ‘70, la struttura venne abbandonata ed utilizzata saltuariamente come set cinematografico. Le scene principali de Le Fate Ignoranti di Ferzan Özpetek sono state girate sulla terrazza della fabbrica.

Il recupero

Nel 2008 sono terminati i lavori di ristrutturazione, su progetto di Andrea Felice. Alla base dell’intervento c’era l’intenzione di generare più luce possibile. Grazie alla realizzazione di tagli di grosse dimensioni, e sfruttando le coperture interamente vetrate, il sole penetra ora l’edificio e raggiunge i piani inferiori, inclusi quelli interrati, inondandoli delicatamente.

Le Industrie Fluviali

Nel 2019, Pin.Go ha inaugurato Industrie Fluviali, convertendo una struttura destinata unicamente ad uffici in un hub polifunzionale.
La vicinanza col Tevere ha subito caratterizzato lo sviluppo delle Industrie Fluviali, ispirandole sotto molti aspetti. Un fiume, infatti, collega popoli distanti, trasporta tesori, trascina limo nutriente, stimola la costruzione di ponti.